L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
che esista un bello universale, valido per tutti, è possibile fu la posizione di Kant e di Hegel ma è anche sempre più difficile da sostenere. Questa
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In una società sempre più multietnica ed esposta a repentini sconvolgimenti, i valori universalmente condivisibili si contano sulle dita di una mano
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appropriazione, diventata via via sempre più rapida, sia per cercare di colmare la distanza temporale e il vuoto intellettuale lasciato dalla fine del
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un paese o di una cultura specifici, e se il senso di appartenenza sia ancora di qualche interesse in una società dove prendono sempre più piede la
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pensiero, gli artisti si sono sempre trovati a essere, del resto, anche protagonisti inconsapevoli di lotte per l’equilibrio geopolitico. Né aiuta
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maggiore laddove è più forte l’azione dell’interstizio fra tradizioni. È probabile che, come sempre nella storia, la concezione e la tipologia di opera
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parla di etica e di politica. Il cinema, che peraltro si lega sempre più strettamente all’arte visiva propriamente detta, ci offre centinaia di spunti
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Non è inattuale un sentimento caro al Romanticismo, ma da sempre insito nell’animo umano, che ci sovrasta e sconvolge lasciandoci senza parole e
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, anche se non sempre ce ne rendiamo conto. L’arte ci è necessaria. Anche nelle sue manifestazioni più nuove, quelle che ci risultano meno comprensibili
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cinema non sono per nulla alieni da un sistema nel quale la realizzazione di un lavoro da un’opera lirica, in cui la relazione costi/ricavi è sempre in
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infatti detto che il linguaggio documentaristico sia sempre il tramite più efficace per raccontare la realtà.
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sempre più partecipe, di programmatore che ha a che fare con informazioni, network, tecnologie sofisticate e con la codificazione di nuovi linguaggi
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quotidiani restano sempre, ma affiancate a nuove tipologie.
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Sembra quasi che in un mondo in cui Internet, i social media, i talent show televisivi indagano e controllano sempre più a fondo nelle nostre vite, l
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Oltre a una ridefinizione dell’autore e dei luoghi dell’arte, si è vista anche una metamorfosi del ruolo dello spettatore. Accade sempre più
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comune in direzione di questioni nodali come l’identità, l’etica, gli effetti che un mondo sempre più medializzato provoca sull’individuo e sulla
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) consisteva in una ricostruzione dell’appartamento newyorkese dell’artista, toilette e cucina comprese, aperto sempre tranne la domenica. Nell’invitare gli
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Questi esempi mettono in luce un altro elemento importante: nel mondo dell’arte globalizzato e postcoloniale c’è sempre più spazio per una pratica
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sempre sottolineato le difficoltà del rapporto arte/denaro e arte/storia, allo svizzero Thomas Hirschhorn, che trasforma interi ambienti in percorsi
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, si è delineata la figura di un artista meno legato all’opera come segno personale, per cui l’esecuzione è quasi sempre affidata ad altri e l’opera
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distinta da quella di strumento, dispositivo, finestra piena di «apps» verso un contesto interattivo. Ma se cambiano i modi di vivere, permane sempre l
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persino dati che l’uomo ha sempre ritenuto certi, come lo spazio e il tempo, si sono dimostrati relativi; un mondo di frammenti che trovano un senso
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un’arte ultra-concettuale che enfatizza il processo di pensiero in modo quasi esclusivo. Così come sempre più spesso il lavoro è concepito nello
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intellettuali, tra cui: testi scritti su carta, fotografie che il più delle volte documentavano azioni e performance, schizzi e disegni di progetti quasi sempre
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polimaterico e Luigi Russoio produce gli Intonarumori, scatole il cui contenuto è un guazzabuglio di suoni. Sempre in ambito futurista, Giacomo Balla
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precisione maniacale, su una medesima superficie, diversi rilievi architettonici e disegni al tratto. È la nostra stessa struttura mentale a indurci sempre
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, tra sacro e profano, tra astratto e concreto», e che ha sempre contribuito a definire l’identità del singolo così come quella della comunità.
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trasferisse, poniamo, da Anversa ad Amsterdam; al contrario, la nobiltà ha sempre fatto un punto d’orgoglio del restare nella stessa dimora per generazioni
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Esaminiamo un altro aspetto della nostra vita davanti allo schermo, quello del rapporto con le star. L’artista sudafricana Candice Breitz ha sempre
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Eppure abbiamo sempre più bisogno di mediatori capaci di scegliere per noi: le informazioni sono troppe. Più che l’opera in sé, queste persone sono
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familiare. Anche se sono processi lenti: il mutamento è sempre ansiogeno, richiede di ristrutturare il proprio campo cognitivo, spazza le certezze e
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L'effettaccio non è sempre gratuito. Inutile preoccuparsi se si vedono in giro delle sciocchezze. Se lo sono davvero, probabilmente avranno una vita
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Non importa come chiamiamo le cose che gli uomini producono da sempre per elevare il proprio spirito, sovente senza un valore d’uso diretto che non
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musei; o del tedesco Hans Haacke, che ha sempre dedicato una parte del suo lavoro a mettere a nudo le relazioni tra le istituzioni artistiche e i loro
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Nel tempo, il legame con un movimento specifico è diventato sempre meno rilevante, anche perché ha lo svantaggio di fissare il critico a un momento
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case a Gent (da sempre la sua città), un gruppo di artisti, che finirono per stravolgere quelle abitazioni facendone le sedi delle loro installazioni
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al gruppo impressionista, rifiutato al Salon ufficiale, una sorta di autogestione; i Salon, d’altra parte, prevedevano da sempre la presenza di
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Queste prime prove anticiparono quelle del secondo Novecento, momento in cui l’artista ha assunto sempre più frequentemente anche il ruolo di
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di allestimento. Secondo un atteggiamento che non è nato ora, ma che va precisandosi sempre più, gli artisti cercano di tenere il controllo anche dei
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Le cose, per fortuna, non vanno sempre in questo modo. Singoli come Giuliano Gori o Giuseppe Panza di Biumo hanno appoggiato caparbiamente artisti
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Alfred Barr, il primo carismatico direttore del Museum of Modern Art di New York, ma che in seguito è diventato un professionista sempre meno paludato
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Anche dal punto di vista dell’artista, peraltro, il modo di vendere è sempre meno ingenuo. Sempre Warhol ci dice che Per avere successo come artista
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Ciò non è vero da oggi e nemmeno dal tardo Settecento, quando la categoria di gusto è stata teorizzata dai filosofi: probabilmente da sempre hanno
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Peter Doig o di John Currin può essere un’impresa la pittura resta pur sempre il medium più desiderato anche considerando che, per aumentarne il valore
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Quando si cerca di aggiudicarsi ciò che è realmente contemporaneo, bisogna inoltre tentare di scegliere sempre tra le opere del mercato primario
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economica mondiale. C’è sempre un notevole squilibrio nella quantità di notizie che possiede chi vende rispetto a chi acquista e questo gap va colmato
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, dove i tempi delle trattative si allungano, i costi di compravendita sono sempre piuttosto alti e non esiste una completa intercambiabilità delle
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spirito diverso da quello del tempo in cui si vive. Si può sperare di intrawedere nelle opere valori universali e validi sempre, ma non quelli che erano
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Katharina Fritsch ha reinterpretato motivi da sempre presenti nella storia dell’arte, tra cui la religione (arte devozionale), il corpo umano
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«spremere il succo dell’uva nella pressa del vino»: la competenza si rivela in realtà sempre necessaria, anche quando si ha a che fare con linguaggi
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